25 Giugno 2020 Enrico

Jaco Pastorius, forse il più grande bassista al mondo

Non si commette nessun tipo di errore se si afferma che Jaco Pastorius è stato (e resterà forse per sempre) il miglior bassista del mondo, perché si tratta di un dato di fatto universalmente riconosciuto; certo il mondo della musica va avanti, sicuramente nasceranno nuovi talenti, nuovi virtuosi dello strumento, ma sarà impossibile avere un altro Pastorius, perche lui era il solo, l’unico, inarrivabile ed inimitabile Jaco.

Nato il 1 Dicembre del 1951 a Norristown, capoluogo della Contea di Montgomery in Pennsylvania, John Francis Anthony Pastorius ‘Jaco’ III’ è stato probabilmente il più grande cervello che la musica jazz e fusion abbia mai avuto, e non si tratta della semplice opinione personale di chi scrive, questo è un teorema inconfutabile, almeno quanto quello di Pitagora sul triangolo! Beati quelli che hanno avuto la fortuna di vedere almeno un suo concerto dal vivo prima della sua prematura morte, almeno conserveranno un nitido ricordo del suo grande talento.

Primi passi di Jaco Pastorius nel mondo della musica

Venuto al mondo dal matrimonio di Jack Pastorius, batterista di origini tedesche, con la bella scandinava Stephanie Haapale, Jaco ha avuto la fortuna di nascere e crescere all’interno di una famiglia di musicisti; anche il nonno paterno (John Francis Pastorius Senior) era infatti un batterista, anche se lo faceva prevalentemente nel tempo libero. Papà Jack invece ha sempre fatto il musicista di professione, anche se i risultati ottenuti non assomigliavano neppure lontanamente a quelli avuti in seguito da Jaco.

Come da buona tradizione familiare, già alla tenera età di 8 anni Jaco era in grado di sedersi alla batteria ed accompagnare perfettamente qualsiasi groove gli venisse proposto, e lo faceva sempre in modo allegro e scherzoso, così come quando a volte si esibiva sul palco dove suonava il padre, spesso interpretando canzoni di Frank Sinatra.

La sua avventura con i Weather Report

Nel 1959 la famiglia Pastorius al completo (nel frattempo erano nati altri due figli maschi) si trasferisce a Fort Lauderdale in Florida, per la gioia di tutti e tre i figli; in questo stesso periodo però finisce l’idillio del matrimonio tra papà Jack e mamma Stephanie e quest’ultima, stanca delle sue prolungate assenze per i tour con la sua band e per la sua grave dipendenza dall’alcool, decide di chiedere il divorzio.

Inizia proprio qui il cammino musicale di Jaco, che impara presto a suonare la chitarra esibendosi in alcune band locali fino a quando, ispirato dal bassista Kenny Neubauer con il quale aveva stretto una buona amicizia, decide di cambiare strumento e comprarsi un bel basso elettrico ‘fretless’. Come vedremo sono state molte le collaborazioni musicali di Jaco, praticamente si può dire che sono pochissimi i grandi musicisti con i quali non ha suonato; il vero punto di svolta nella sua vita giunge però soltanto nel 1975, quando cioè a Miami incontra Joe Zawinul, eclettico tastierista dei Weather Report, al quale chiede subito di entrare nella fortissima band. Una volta preso il posto di Alphonso Johnson, il contributo di Jaco ai Weather Report si fa subito notare, e la band non solo migliora qualitativamente il suono, ma fa anche registrare il tutto esaurito ad ogni suo concerto live.

Gli anni difficili della vita di Jaco Pastorius

Come purtroppo succede abbastanza frequentemente nel mondo della musica, l’inizio del successo porta in molti casi anche qualche vizietto di troppo, ed è esattamente ciò che accadde a Jaco che, calcando in un certo senso le orme del padre, inizia a fare uso frequente di alcool e droghe varie.

Dopo i grandissimi successi dei due nuovi albums dei Waether Report ‘Black Market ed Heavy Weather’ (quest’ultimo premiato con il disco d’oro per le sue 400.000 copie vendute), Pastorius ottiene anche ufficialmente il riconoscimento come miglior bassista elettrico, ed insieme a questo titolo arrivano anche tanti soldi. Il successivo album ‘Mr Gone’ sancisce definitivamente il grande successo della superband, vincendo un altro disco d’oro subito dopo la sua uscita.

Iniziano i guai; in seguito al divorzio con la moglie Tracy il giudice concede l’affidamento dei figli solo a quest’ultima, provocando grandi scompensi nella vita di Jaco, che non riesce a fare di meglio che sprofondare ancora di più nell’alcolismo e nel consumo di droghe. Di lì a poco (11 Settembre 1987) la sua morte in seguito ad un trauma cranico, causato da una rissa con il buttafuori di un locale nel quale lui, ubriachissimo, stava molestando tutti i clienti.

Le maggiori collaborazioni musicali di Jaco Pastorius

Jaco suonava esclusivamente il basso fretless, ovvero un particolare modello di basso elettrico ‘sprovvisto di tasti’, e già questo dato può darci un’idea su che grande musicista sia stato; per suonare bene un ‘fretless’ infatti bisogna avere una precisione millimetrica nel suonare ogni singola nota e, proprio perché non si trovano riferimenti sul manico dello strumento in quanto non ci sono le classiche ‘barrette marcatasti’ in metallo, è molto difficile riuscire ad avere un suono pulito e limpido.

Grazie al caratteristico suono del suo Fender Jazz Bass del 1962, ed ovviamente al suo enorme bagaglio di tecnica e virtuosismi sullo strumento, Pastorius ha collaborato con tantissimi mostri sacri del jazz tra i quali spiccano i nomi di Mike Stern e Bob Berg, Herbie Hancock, Chick Corea, Jack DeJohnette, Michael Brecker, Birelli Lagrene, e quasi tutti i più grandi jazzisti dell’epoca i quali, ancora oggi, stanno piangendo per la prematura scomparsa del più grande bassista di tutti i tempi.